Gr della Ciurma Pirata del 23/02/2022
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Radio Spore
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2021-12-23
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GR2021
⋉
Marocco, Israele, droni, commercio di armi, Sahara Occidentale, persone migranti, Libia, elezioni, lavoro, morti sul
[25.2 MB
| 20 mins, 32 secs
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- audio [vorbis
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| 48000kHz]
Gr della Ciurma Pirata del 23/12/2021
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Radio Spore
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2021-12-21
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GR2021
⋉
Egitto, Abdel Fattah, libert di stampa, migrazioni, diritti, Brennero, Argentina, proteste, FMI, estrattivismo, Giornata Mondiale
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| 25 mins, 8 secs
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- audio [vorbis
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| 48000kHz]
Gr della Ciurma Pirata del 21/12/2021
Gr della Ciurma Pirata del 01/10/2021
Gr della Ciurma Pirata del 24/09/2021
Gr della Ciurma Pirata del 18/06/2021
Gr della Ciurma Pirata del 04/06/2021
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Radio Spore
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2021-05-25
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GR2021
⋉
morti in carcere, frontiere, migrazioni, Bosnia, Musa Balde, Colombia, Ceuta, Marocco, Turchia, Palestina, lavoro
[24.7 MB
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Gr della Ciurma Pirata del 25/05/2021
Gr della Ciurma Pirata del 07/05/2021
Gr della Ciurma Pirata 22-03-2021
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12
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Mezz'ora d'eco
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Bologna, Emilia Romagna, Italia
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2021-03-14
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MezzoradEco
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ecotransfemminismo, ecologia, 8 marzo, lotte intersezionali, Federica Giardini, Sara Pierallini, Federica Tomasello, Edvige Forti, Lucia
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Musica: Prophecy di NUPEL BEATS, Ain't you di LILIPUT
Gr della Ciurma Pirata del 04/03/2021
Gr della Ciurma Pirata del 04/02/2021
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Radio Wombat
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2021-01-06
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GR2021
⋉
scorie nucleari, scuola, biden, trump, usa, georgia, casa, usb, asia, siria, cua, bologna,
[38.5 MB
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Gr della Ciurma Pirata del 06/01/2021
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1
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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2014-11-20
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s03p07
⋉
mezzoradaria, notiziario, Firenze, procura, Riccardo Magherini, 118, arresto, deceduto, omicidio colposo, video, calci, percosse, morti
[5.3 MB
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| 44100kHz]
FIRENZE: La procura ha richiesto il rinvio a giudizio per omicidio colposo per i 4 carabinieri e i 3 soccorritori del 118 che hanno soccorso Riccardo Magherini, il 40enne deceduto nella notte tra il 2 e il 3 Marzo a Firenza mentre veniva arrestato. Uno dei militari deve rispondere anche di percosse perchè un video girato dai passanti mostra mentre lo colpisce con qualche calcio quando era già atterra immobilizzato - ROMA, Rebibbia: A 60 anni, malata di tumore e ancora detenuta - NAPOLI: Familiari di un detenuto 75enne denunciano che viene lasciato in cella senza cure - MONTELUPO FIORENTINO: Un detenuto per protesta da fuoco alla cella ma i giornali giornali locali si preoccupano solo di chi lavora al suo interno - FOSSOMBRONE: Un detenuto per protesta brucia i suppellettili della propria cella - CATANIA, Bicocca: Un detenuto in regime di alta sicurezza da fuoco alla sua cella. Sarà forse che ci dobbiamo chiedere il perché un uomo rischia la propria vita dando fuoco alla cella in cui è rinchiuso? - CIE, BARI: Grazie alla campagna dell'ordine dei giornalisti "Lasciateci entrare" questi riescono ad entrare si fa loro divieto di riprendere e fotografare - SPOLETO, Maiano: Il direttore del penitenziario Luca Sardella trova inqualificabile e smentisce tutte le accuse formulate a suo indirizzo e a quello dei suoi collaboratori e si riserva di disporre una querela per vie legali per i documenti redatti e firmati dal garante dei detenuti regionale Luca Fiorio con i quali contesta una raffica di anomalie osservate all'interno di quel carcere - LAVORO: Andrea Esposito in una lettera scritta al presidente dell'associazione ex detenuti organizzati di Napoli Pietro Ioia, descrive così le case lavoro: "Per 2 anni l'internato non lavora in pratica viene solamente escluso dalla società per 24 mesi con il risultato che quando esce è ancora più isolato ed emarginato di prima, io non ho imparato nulla!" - NOTAV: Sono 9 anni e 6 mesi gli anni richiesti per i compagni Chiara, Niccolò, Mattia, Claudio dai PM Padalino e Rinaudo dopo una inverosimile requisitoria farcita di un lessico proprio solo al sistema che difendono. La solidarietà però non tarda ad arrivare: a Venezia è stata imbrattato il tribunale con scritte contro l'alta velocità mentre a Milano sono stati sfasciati bancomat e auto di lusso
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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2014-10-23
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s03p03
⋉
mezzoradaria, Bologna, Dozza, garante dei detenuti, diritti, detenuti, Desi Bruno, sovraffollamento, celle aperte, lavoro, vitto,
[8.4 MB
| 7 mins, 48 secs
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BOLOGNA, Dozza: Secondo l'ultimo rapporto della garante dei diritti dei detenuti Desi Bruno, sarebbero detenute 650 persone a fronte dei 450 posti, sarebbe in vigore il regime "celle aperte" con il quale dovrebbero poter stare fuori dalle celle dal mattino fino alle ore 16, si lamenta carenza del lavoro poiché i detenuti lavorano solo qualche mese all'anno a rotazione. La garante però non ha visitato tutte le sezioni e dovrebbe tornare per completare la visita. Scarsità del vitto, alti prezzi del sopravvitto, umidità e infiltrazioni nelle celle e che molti ricorsi per le condizioni inumani e degradanti presentati sono stati respinti dal magistrato di sorveglianza perché ritenuti generici, non fatti bene. - Via Mattei: Ora non è più un CIE ma un HUB, un centro di smistamento dove gli immigrati a decine vengono identificati, alloggiati per un tempo variabile nelle vecchie stanze con qualche grata in meno. L'identificazione viene fatta dopo ogni arrivo, prima di un ricovero. La caccia all'immigrato è tutt'altro che chiusa, in Europa viene infatti lanciata una campagna chiamata Mos Maiorum con la quale vengono appoggiate retate in tutte le nazioni - TERNI: Un insegnante di scuola è stato sospeso dai primi di Settembre per non aver interrotto la lezione per permettere i controlli di polizia a seguito di cani antidroga per altro senza mandato del magistrato -GIUSTIZIA: In pochissimi sono riusciti ad ottenere i fantomatici 8 euro di risarcimento per ogni giorno vissuto in condizioni disumane e degradanti, la maggior parte sono stati respinti per questione di forma ed errori di compilazione dell'istanza, altri invece sono stati respinti dai magistrati a causa di una interpretazione personale di una norma tutt'altro che chiara, dalla impossibilità dei detenuti a reperire le informazioni dai penitenziari attraverso i quali sono passati e dal costo degli avvocati. L'Italia resta comunque sotto osservazione della corte europea dei diritti dell'uomo fino a giugno 2015, ma intanto con una legge truffaldina è riuscita a stralciare 4000 ricorsi - Proliferano le commissioni per avviare una riforma del carcere e della polizia penitenziaria. Nasce voluta da Renzi, un gruppo di super esperti, tra i quali il PM antimafia Gratteri, che stanno studiando una serie di modifiche come la scomparsa del DAP, all'introduzione della riformatio in peius in appello, fino all'abrogazione del rito abbreviato. Riforme discutibili essenzialmente per una netta menomazione del diritto di difesa. - La cassazione dichiara che una condanna anche se passata in giudicato, per delle norme dichiarate successivamente incostituzionali, deve essere ricalcolata. Viene finalmente demolito il tabù della pena definitiva e ne potranno così giovare in automatico, ad esempio, i detenuti imprigionati per la Fini-Giovanardi per cui il PM dovrà riaprire il caso. Ci aspettiamo però commenti sul carico di lavoro, che già a Bologna ritarda gli sconti di pena per procedere con delle questioni ritenute più urgenti - BOLOGNA: Arrivano le motivazioni della sentenza assolutoria per tutti gli accusati nel processo Fuoriluogo per cui nel 2011 uno spazio di documentazione è stato chiuso e 6 persone vennero dapprima rinchiuse in carcere e poi ristrette ai domiciliari per 6 mesi. Una sentenza che è un vero e proprio schiaffo alla DIGOS e a tutti gli altri persecutori, tra i quali si annovera anche la stampa, del Fuoriluogo si legge infatti che la PM Morena Plazi sarebbe caduta in un errore di prospettiva tra i fatti contestati e la gravità delle accuse sostenute. Assoluzione dunque perché il fatto non sussiste, ma per quello che è stato tolto, non basta un "Si c'eravamo sbagliati" - Sabato 18 Ottobre era presenti a Bologna il governatore di Banca Italia Ignazio Visco, per una lettura in un aula universitaria, e in piazza S.Domenico i fascisti di Forza Nuova con l'annunciata partecipazione di Roberto Fiore. Circa 500 partecipanti hanno sfilato in protesta per la presenza di entrambe queste persone e nel corso di alcune scaramucce con i poliziotti schierati a protezione, un compagno è stato arrestato, portato alla Dozza e processato per direttissima lunedì dove la giudice l'ha condannato ad 8 mesi di domiciliari con permesso lavorativo.
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ror, antifaz, boyska, void, gine
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italia, roma, bologna
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2014-04-24
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ror0
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hackmeeting, warmup, 27-28-29 giugno, bologna, xm24, diy, software libero, digitalizzazione, scanner casalecchio, immagini, acquisizione, formati, libro, 8 maggio, autocostruzione, macchine fotografiche, linux, raspberry pi, grafton9.net, archivio, riviste, fanzine, copyleft, dominio pubblico, controcultura, biblioteche, Post Digital Print, Alessandro Ludovico, Neural, DTP, editoria, archive.org, pdf, dejavu, artigiani
[17.3 MB
| 20 mins, 11 secs
| kbps]
- audio [
| 2ch
| 44100kHz]
Presentazione del warmp di hackmeeting che verrà effettuato l'8 maggio a Casalecchio e discussione sull'archiviazione e sull'evoluzione dell'editoria indipendente e problema del costo elevato, della decadenza hardware e dell'obsolescenza programmata del software dei sistemi planetari delle biblioteche.
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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2014-01-09
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s02p15
⋉
carcere, detenuti, mezzoradaria, radio, sbarre, detenzione, sopprusi, secondino, violenza, CIE, notiziario, morti, Foggia, Salvatore Di
[6.3 MB
| 5 mins, 50 secs
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| 44100kHz]
FOGGIA: Muore in infermeria a 58 anni Salvatore Di Ceglie - VILLA ANDREINO: muore un 27enne per aver inalato il gas delle bombole per stufette in dotazione - GENOVA: un altro 27enne dopo aver tentato di dar fuoco il 26 dicembre alla sua cella ha tentato il suicidio nella stessa sezione di alta sorveglianza - IVREA: si impicca un 41enne con un cappio fatto con i sacchi dell'immondizia - ROMA, REBIBBIA: Francesco di 51 anni si è suicidato era in attesa di giudizio da luglio, doveva essere trasferito in un carcere psichiatrico - LE SUGHERE: Esiste la speranza di riapertura del caso di Marcello Lonzi morto a 30 anni nel 2003 dopo che un detenuto a testimoniato l'esistenza di celle bianche usate per pestare i detenuti - Dal primo gennaio l'azienda provinciale di Trapani a sospeso senza alcuna motivazione l'erogazione di farmaci compresi quelli generici e per HIV per i detenuti di Trapani S.Giuliano, Castel Vetrano e Favignana - SOLLICCIANO: I detenuti protestano per i materassi logori e sporchi lanciandoli nei corridoi tra l'altro allagati dalle recenti piogge. A ciò si aggiungono pareti umide, mancanza di acqua calda e riscaldamento - G8 2001: Condanne da 1 a 8 mesi da scontare ai domiciliari e senza restrizioni per l'ex capo della DIGOS di Genova, l'ex dirigente UCIGOS, l'ex capo del servizio centrale operativo poi del dipartimento centrale anticrimine, l'ex capo della polizia di Genova, gli ex capi delle squadre mobili di Firenze Viterbo e L'Aquila ed un ispettore per aver falsificato prove verbali durante il processo ma non condannabili per il pestaggio alla Diaz per prescrizione - VELLETRI: condannati 2 agenti della penitenziaria per un pestaggio nonostante il loro tentativo di insabbiamento con false relazioni - TERMINI IMERESE: Accertata la violazione dei diritti umani ma manca il nuovo garante dei detenuti e la procedura si arena - Si scopre dal giornale Il Manifesto che a Davide Manuel, già in regime di 41bis, viene vietata la lettura del libro di Umberto Eco "Il Nome della Rosa" e del "Il Manifesto" - Chiuse le aste dei bandi per la costruzione del nuovo carcere privato di Bolzano previsto dal decreto salva italia varato da Monti, si pensa alla pessima esperienza america - CIE: BOLOGNA: Il 18 dicembre la polizia carica i manifestanti che volevano scrivere nella parete esterna della struttura una frase contro la riapertura - MODENA: Definitivamente chiuso dal ministero dell'interno dopo aver rescisso il contratto con l'OASI, continuano le misure restrittive per i 3 ragazzi che a Giugno avevano partecipato ad un presidio sotto tale struttura -GRADISCA DI ISONZO: Attualmente temporaneamente chiuso, ma nonostante questo sono stati condannati 9 persone per aver vergato sulle pareti frasi per richiederne la chiusura durante una manifestazione di YA BASTA - MILANO, CORELLI: Iniziati i lavori i restauro per sanare i danni effettuati durante le rivolte dei detenuti, i fondi sono stanziati dalla prefettura - LAMPEDUSA: Svuotato il CIE, con trasferimenti e rimpatri, dopo che è uscito il video che mostrava i detenuti denudati e disinfettati nel cortile - ROMA, PONTE GALERIA: Diversi detenuti si cuciono le labbra per chiedere dignità, tempi di espulsione e rilascio più rapidi. I deputati del PD questa questa volta cavalcano l'onda dello scandalo lampedusano e appoggiano l'iniziativa "Lasciateci Entrare" - DOZZA: Firmato il protocollo tra il penitenziario e l'università di cui avevamo già parlato per aprire un polo universitario decentrato ne rimangono però escluso il femminile e l'altra sorveglianza.
in onda su radio default, Marzo 2013
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Anonimi
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Italia, emilia romagna, bologna, Cir Berneri, cassero di porta santo stefano
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2012-10-05
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Wikipedia
⋉
copyleft, mediattivismo, reti, rete, comunità, wiki, collaborativo, conoscenza, sapere, libertà, diritti
[37.4 MB
| 57 mins, 20 secs
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- audio [
| 2ch
| 44100kHz]
Dibattito a seguito della presentazione,Condividere saperi: Wikipedia tra utopia e poteri
✍
Piero Tasso
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Italia, emilia romagna, bologna, Cir Berneri, cassero di porta santo stefano
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2012-10-05
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Wikipedia
⋉
copyleft, mediattivismo, reti, rete, comunità, wiki, collaborativo, conoscenza, sapere, libertà, diritti
[25.9 MB
| 35 mins, 35 secs
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La comunità di Wikipedia in lingua italiana è composta da 806 051 utenti registrati, dei quali 8 079 hanno contribuito con almeno una modifica nell'ultimo mese e 109 hanno un ruolo di servizio. Gli utenti costituiscono una comunità collaborativa, in cui tutti i membri, grazie anche ai progetti tematici e ai rispettivi luoghi di discussione, coordinano i propri sforzi nella redazione delle voci.
Le licenze , dal copyright al pubblico dominio, le licenze creative commons, come tutelare la paternità dell'opera, pittaforme di diffuzione per con licenze Creative Commons
DRM e trusting computer, le misure preventive all'infrazione del copyright
Nell’ambito della Manifestazione Nazionale di Genuino Clandestino
(Bologna, 27 settembre – 2 ottobre),
Da Rosarno a Nardò. Crisi e lotte nell’agricoltura meridionale
In molte zone del Sud Italia l’agricoltura versa in uno stato di crisi profonda e duratura ed è strozzata dalla grande distribuzione organizzata. Il settore si regge soprattutto sfruttando pesantemente i braccianti stranieri, le cui condizioni di vita e di lavoro sono drammatiche.
Far fronte a questa situazione è da anni urgente e necessario. In questo incontro ci confronteremo con alcune delle esperienze più interessanti che si occupano di questi temi: l’associazione EquoSud, che nella Piana di Gioia Tauro (Reggio Calabria) costruisce progetti che uniscono braccianti africani, piccoli produttori di agrumi e gruppi di consumatori critici; e le realtà che la scorsa estate hanno dato vita allo sciopero dei braccianti africani a Nardò (Lecce).
Ne discuteremo con:
Gianluca Nigro (associazione Finis Terrae, Puglia)
Yvan Sagnet (portavoce dei braccianti in sciopero di Nardò)
Moussa Sangare (assemblea dei lavoratori africani di Rosarno a Roma)
Michele Trungadi (contadino, associazione EquoSud)
Introduce: Mimmo Perrotta
www.campiaperti.org
Nell’ambito della Manifestazione Nazionale di Genuino Clandestino
(Bologna, 27 settembre – 2 ottobre),
Da Rosarno a Nardò. Crisi e lotte nell’agricoltura meridionale
In molte zone del Sud Italia l’agricoltura versa in uno stato di crisi profonda e duratura ed è strozzata dalla grande distribuzione organizzata. Il settore si regge soprattutto sfruttando pesantemente i braccianti stranieri, le cui condizioni di vita e di lavoro sono drammatiche.
Far fronte a questa situazione è da anni urgente e necessario. In questo incontro ci confronteremo con alcune delle esperienze più interessanti che si occupano di questi temi: l’associazione EquoSud, che nella Piana di Gioia Tauro (Reggio Calabria) costruisce progetti che uniscono braccianti africani, piccoli produttori di agrumi e gruppi di consumatori critici; e le realtà che la scorsa estate hanno dato vita allo sciopero dei braccianti africani a Nardò (Lecce).
Ne discuteremo con:
Gianluca Nigro (associazione Finis Terrae, Puglia)
Yvan Sagnet (portavoce dei braccianti in sciopero di Nardò)
Moussa Sangare (assemblea dei lavoratori africani di Rosarno a Roma)
Michele Trungadi (contadino, associazione EquoSud)
Introduce: Mimmo Perrotta
www.campiaperti.org
Nell’ambito della Manifestazione Nazionale di Genuino Clandestino
(Bologna, 27 settembre – 2 ottobre),
Da Rosarno a Nardò. Crisi e lotte nell’agricoltura meridionale
In molte zone del Sud Italia l’agricoltura versa in uno stato di crisi profonda e duratura ed è strozzata dalla grande distribuzione organizzata. Il settore si regge soprattutto sfruttando pesantemente i braccianti stranieri, le cui condizioni di vita e di lavoro sono drammatiche.
Far fronte a questa situazione è da anni urgente e necessario. In questo incontro ci confronteremo con alcune delle esperienze più interessanti che si occupano di questi temi: l’associazione EquoSud, che nella Piana di Gioia Tauro (Reggio Calabria) costruisce progetti che uniscono braccianti africani, piccoli produttori di agrumi e gruppi di consumatori critici; e le realtà che la scorsa estate hanno dato vita allo sciopero dei braccianti africani a Nardò (Lecce).
Ne discuteremo con:
Gianluca Nigro (associazione Finis Terrae, Puglia)
Yvan Sagnet (portavoce dei braccianti in sciopero di Nardò)
Moussa Sangare (assemblea dei lavoratori africani di Rosarno a Roma)
Michele Trungadi (contadino, associazione EquoSud)
Introduce: Mimmo Perrotta
www.campiaperti.org
Nell’ambito della Manifestazione Nazionale di Genuino Clandestino
(Bologna, 27 settembre – 2 ottobre),
Da Rosarno a Nardò. Crisi e lotte nell’agricoltura meridionale
In molte zone del Sud Italia l’agricoltura versa in uno stato di crisi profonda e duratura ed è strozzata dalla grande distribuzione organizzata. Il settore si regge soprattutto sfruttando pesantemente i braccianti stranieri, le cui condizioni di vita e di lavoro sono drammatiche.
Far fronte a questa situazione è da anni urgente e necessario. In questo incontro ci confronteremo con alcune delle esperienze più interessanti che si occupano di questi temi: l’associazione EquoSud, che nella Piana di Gioia Tauro (Reggio Calabria) costruisce progetti che uniscono braccianti africani, piccoli produttori di agrumi e gruppi di consumatori critici; e le realtà che la scorsa estate hanno dato vita allo sciopero dei braccianti africani a Nardò (Lecce).
Ne discuteremo con:
Gianluca Nigro (associazione Finis Terrae, Puglia)
Yvan Sagnet (portavoce dei braccianti in sciopero di Nardò)
Moussa Sangare (assemblea dei lavoratori africani di Rosarno a Roma)
Michele Trungadi (contadino, associazione EquoSud)
Introduce: Mimmo Perrotta
www.campiaperti.org
Nell’ambito della Manifestazione Nazionale di Genuino Clandestino
(Bologna, 27 settembre – 2 ottobre),
Da Rosarno a Nardò. Crisi e lotte nell’agricoltura meridionale
In molte zone del Sud Italia l’agricoltura versa in uno stato di crisi profonda e duratura ed è strozzata dalla grande distribuzione organizzata. Il settore si regge soprattutto sfruttando pesantemente i braccianti stranieri, le cui condizioni di vita e di lavoro sono drammatiche.
Far fronte a questa situazione è da anni urgente e necessario. In questo incontro ci confronteremo con alcune delle esperienze più interessanti che si occupano di questi temi: l’associazione EquoSud, che nella Piana di Gioia Tauro (Reggio Calabria) costruisce progetti che uniscono braccianti africani, piccoli produttori di agrumi e gruppi di consumatori critici; e le realtà che la scorsa estate hanno dato vita allo sciopero dei braccianti africani a Nardò (Lecce).
Ne discuteremo con:
Gianluca Nigro (associazione Finis Terrae, Puglia)
Yvan Sagnet (portavoce dei braccianti in sciopero di Nardò)
Moussa Sangare (assemblea dei lavoratori africani di Rosarno a Roma)
Michele Trungadi (contadino, associazione EquoSud)
Introduce: Mimmo Perrotta
www.campiaperti.org
Presentazione del libro
“IL MARE DI MEZZO al tempo dei respingimenti”
(Infinito Edizioni, 2010)
con l’autore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (Università di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
Sant’Agostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsione…
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualità che vi farà trattenere il fiato dalla prima all’ultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre più blindato dalla paura dell’altro.
“A noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtà. Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come l’Eritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che l’Italia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Faso”.
http://fortresseurope.blogspot.com/2010/03/il-mare-di-mezzo.html
Presentazione del libro
“IL MARE DI MEZZO al tempo dei respingimenti”
(Infinito Edizioni, 2010)
con l’autore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (Università di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
Sant’Agostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsione…
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualità che vi farà trattenere il fiato dalla prima all’ultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre più blindato dalla paura dell’altro.
“A noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtà. Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come l’Eritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che l’Italia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Faso”.
http://fortresseurope.blogspot.com/2010/03/il-mare-di-mezzo.html
Presentazione del libro
“IL MARE DI MEZZO al tempo dei respingimenti”
(Infinito Edizioni, 2010)
con l’autore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (Università di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
Sant’Agostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsione…
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualità che vi farà trattenere il fiato dalla prima all’ultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre più blindato dalla paura dell’altro.
“A noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtà. Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come l’Eritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che l’Italia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Faso”.
http://fortresseurope.blogspot.com/2010/03/il-mare-di-mezzo.html
Presentazione del libro
“IL MARE DI MEZZO al tempo dei respingimenti”
(Infinito Edizioni, 2010)
con l’autore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (Università di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
Sant’Agostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsione…
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualità che vi farà trattenere il fiato dalla prima all’ultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre più blindato dalla paura dell’altro.
“A noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtà. Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come l’Eritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che l’Italia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Faso”.
http://fortresseurope.blogspot.com/2010/03/il-mare-di-mezzo.html
Presentazione del libro
“IL MARE DI MEZZO al tempo dei respingimenti”
(Infinito Edizioni, 2010)
con l’autore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (Università di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
Sant’Agostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsione…
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualità che vi farà trattenere il fiato dalla prima all’ultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre più blindato dalla paura dell’altro.
“A noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtà. Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come l’Eritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che l’Italia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Faso”.
http://fortresseurope.blogspot.com/2010/03/il-mare-di-mezzo.html
Presentazione del libro
“IL MARE DI MEZZO al tempo dei respingimenti”
(Infinito Edizioni, 2010)
con l’autore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (Università di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
Sant’Agostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsione…
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualità che vi farà trattenere il fiato dalla prima all’ultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre più blindato dalla paura dell’altro.
“A noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtà. Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come l’Eritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che l’Italia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Faso”.
http://fortresseurope.blogspot.com/2010/03/il-mare-di-mezzo.html
Presentazione del libro
“IL MARE DI MEZZO al tempo dei respingimenti”
(Infinito Edizioni, 2010)
con l’autore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (Università di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
Sant’Agostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsione…
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualità che vi farà trattenere il fiato dalla prima all’ultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre più blindato dalla paura dell’altro.
“A noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtà. Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come l’Eritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che l’Italia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Faso”.
http://fortresseurope.blogspot.com/2010/03/il-mare-di-mezzo.html
Presentazione del libro
“IL MARE DI MEZZO al tempo dei respingimenti”
(Infinito Edizioni, 2010)
con l’autore Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe.
Introduce Maurizio Ricciardi (Università di Bologna, Coordinamento Migranti Bologna e Provincia)
Sant’Agostino era africano. Oggi che ne sarebbe di lui? Forse respinto in Libia. Oppure disperso in mare. O magari rinchiuso in un centro di espulsione…
Tre anni di inchieste, un viaggio tra memoria e attualità che vi farà trattenere il fiato dalla prima all’ultima pagina.
Una raccolta di testimonianze e storie che fanno la storia. La nostra storia. E quella di un Mediterraneo sempre più blindato dalla paura dell’altro.
“A noi scrittori non restano che le parole per sovvertire la realtà. Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il Mare di Mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come l’Eritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che l’Italia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore: AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Faso”.
http://fortresseurope.blogspot.com/2010/03/il-mare-di-mezzo.html
Diciannove ragazzi nati nel 1921 in un Paese del veneto muoiono tutti durante la Seconda Guerra Mondiale. Il racconto ci parla delle loro nascite della loro infanzia in un'Italia povera e contadina e dei fronti sui quali l'Italia è stata impegnata fino all'8 settembre e alla Guerra Partigiana di Resistenza.
Un racconto civile con due narratori e 4 musicisti in scena.
Diciannove ragazzi nati nel 1921 in un Paese del veneto muoiono tutti durante la Seconda Guerra Mondiale. Il racconto ci parla delle loro nascite della loro infanzia in un'Italia povera e contadina e dei fronti sui quali l'Italia è stata impegnata fino all'8 settembre e alla Guerra Partigiana di Resistenza.
Un racconto civile con due narratori e 4 musicisti in scena.
Diciannove ragazzi nati nel 1921 in un Paese del veneto muoiono tutti durante la Seconda Guerra Mondiale. Il racconto ci parla delle loro nascite della loro infanzia in un'Italia povera e contadina e dei fronti sui quali l'Italia è stata impegnata fino all'8 settembre e alla Guerra Partigiana di Resistenza.
Un racconto civile con due narratori e 4 musicisti in scena.
Diciannove ragazzi nati nel 1921 in un Paese del veneto muoiono tutti durante la Seconda Guerra Mondiale. Il racconto ci parla delle loro nascite della loro infanzia in un'Italia povera e contadina e dei fronti sui quali l'Italia è stata impegnata fino all'8 settembre e alla Guerra Partigiana di Resistenza.
Un racconto civile con due narratori e 4 musicisti in scena.
Diciannove ragazzi nati nel 1921 in un Paese del veneto muoiono tutti durante la Seconda Guerra Mondiale. Il racconto ci parla delle loro nascite della loro infanzia in un'Italia povera e contadina e dei fronti sui quali l'Italia è stata impegnata fino all'8 settembre e alla Guerra Partigiana di Resistenza.
Un racconto civile con due narratori e 4 musicisti in scena.
Le connessioni tra precarietà e sicurezza: il lavoratore su breve termine rischia spesso di più e al contrario non “vale la pena” investire sulla sua tutela. Il caso del porto di Ravenna.
Ballata per una morte bianca, scritto e interpretato da Stefano Seproni (collaborazione alla regia di Claudio Beghelli), con Ljuba De Angelis, Eros Lancianese e Filippo Brandimarte; luci e fotografie di Luca Mennon. Lo spettacolo prende le mosse da un fatto di cronaca: un operaio perde la vita sul posto di lavoro. Questo doloroso episodio, uno dei molti che si verificano quotidianamente in Italia (nel nostro Paese, ogni anno, si contano più di mille incidenti mortali sul lavoro), diventa il tema centrale di un ‘monologo a più voci’ dal quale emerge il drammatico ritratto di uomini che lavoravano per vivere e che, a causa del lavoro, hanno sacrificato la vita. Lo spettacolo ha già fatto più di 40 date in tutta Italia.
La sicurezza per le categorie di lavoratori tradizionalmente non considerate a rischio, come gli ambienti scolastici e le residenze protette o i ruoli da operatori sociali. L’estensione del concetto di sicurezza alla salute sul lungo periodo e a forme di malattie professionali non riconosciute, quali il burn out per gli educatori.
Il rischio amianto: un aggiornamento su contaminazioni, lotte, processi.
Pratiche di sindacalismo metropolitano nei territori. I movimenti per il diritto all'abitare dentro le contraddizioni della nuova composizione di classe meticcia con interventi per il diritto alla casa di Roma, Napoli, Bologna, Firenze, Milano, Parma, Modena
Pratiche di sindacalismo metropolitano nei territori. I movimenti per il diritto all'abitare dentro le contraddizioni della nuova composizione di classe meticcia con interventi per il diritto alla casa di Roma, Napoli, Bologna, Firenze, Milano, Parma, Modena
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Letture di testimonianze dal carcere, discussione sul tema: dentro e fuori le carceri - terza parte
Discussione sul tema: dentro e fuori le carceri - seconda parte
Si parla della Dozza, della situazione di altri carceri fuori dall'italia, uccisioni, torture e di brutalità all'interno dei penitenziari, discussione sul tema: dentro e fuori le carceri - quarta parte
Interventi dal pubblico, discussione sul tema: dentro e fuori le carceri - quinta parte
Intervento di Massimo del coordinamento Antinucleare
Intervento del portavoce del coordinamento No TAV. Aggiornamenti sugli ultimi presidi e scontri ad inizio 2010 e riflessioni
Intervento di Marco del Forum dei Movimenti per l'acqua pubblica e Attac
Intervento di Marco del Forum dei Movimenti per l'acqua pubblica e Attac
Il business dell'ambiente è sempre più centrale nelle strategie dei padroni dell'economia
Aggiornamenti sulla situazione in Val di Susa, per impedire la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità. Ultimi fatti di gennaio-febbraio-marzo 2010
Piccola parte del discorso per capire di che si parla.
L’odissea dell’internato militare Gioacchino Virga
nei lager nazisti romanzo a fumetti di Marco Ficarra emigrante, bossa storta
Lodissea dellinternato militare Gioacchino Virga
Pezzo teatrale di denuncia sui CIE
Come tutelare la proprietà intellettuale? Affermare i diritti di paternità di un’opera? Una passeggiata a voce tra Copyright, Copyleft, Creative Commons e le angosce degli Artisti.
Come tutelare la proprietà intellettuale? Affermare i diritti di paternità di un’opera? Una passeggiata a voce tra Copyright, Copyleft, Creative Commons e le angosce degli Artisti.